Gli otoprotettori, noti anche come tappi antirumore, sono dispositivi di protezione individuale studiati appositamente per proteggere l’apparato uditivo dall’esposizione eccessiva ai rumori. La loro caratteristica principale sta nel fatto che questi dispositivi devono garantire una riduzione dell’intensità sonora che non superi i 75 dB, così da non isolare il lavoratore che opera in determinati settori di produzione caratterizzati da boati e frastuono e permettergli di percepire eventuali pericoli in prossimità.
È possibile individuare diverse tipologie di otoprotettori, effettuando preliminarmente una distinzione tra gli inserti (tappi) e le cuffie. I primi sono più leggeri e aderiscono meglio al condotto uditivo, mentre le cuffie antirumore da lavoro garantiscono una maggiore riduzione dei rumori, ma devono avere una buona aderenza alle orecchie per esercitare la loro capacità di attenuazione del rumore.
Anche nel caso degli otoprotettori vale il discorso degli apparecchi acustici. Eventuali differenze di prezzo possono essere giustificate da materiali utilizzati per la loro realizzazione o dal fatto che siano realizzati o meno su misura.
La legge (D.lgs. 81/08) prevede che gli otoprotettori vadano usati obbligatoriamente negli ambienti di lavoro con un rumore medio superiore agli 80 dB e con picchi di almeno 135 dB. Gli otoprotettori sono obbligatori per chi lavora in realtà come:
Oltre che per proteggere l’udito dall’esposizione prolungata ai rumori, gli otoprotettori possono essere utilizzati anche per sport, relax e attività ricreative. Chi pratica sport acquatici, per esempio, può utilizzare appositi otoprotettori affinché l’acqua non si stagni all’interno del canale uditivo, rischiando di provocare infezioni (otite) o fastidi al timpano. Allo stesso modo, anche le persone che hanno un sonno leggero possono usare gli otoprotettori per cercare di isolarsi dai rumori ambientali.