L’apparecchio acustico è a tutti gli effetti un dispositivo medico, come identificato dal Ministero della Salute. Ciò significa che è detraibile nella dichiarazione dei redditi.
Per beneficiare dell’agevolazione occorrono specifici documenti. La conoscenza delle normative di riferimento è il primo valido supporto per cercare di avere le idee ben chiare in merito.
Per avere una panoramica esauriente della detrazione fiscale 2022 che interessa gli apparecchi acustici il testo di riferimento è la Circolare 19/E del 2021 dell’Agenzia delle Entrate. I costi delle protesi acustiche sono soggetti a detrazione del 19%, percentuale corrispondente a quella delle spese sanitarie.
Possono beneficiare della detrazione non udenti, non vedenti, disabili con handicap psichico o mentale che sono già beneficiari dell’indennità di accompagnamento, disabili con ridotta o nulla capacità di deambulazione o pluriamputati.
Per avere accesso alla detrazione per apparecchi acustici e delle pile necessarie per il loro funzionamento è necessario che nello scontrino o nella fattura sia riportato il nome del richiedente d’agevolazione insieme alla descrizione dell’articolo acquistato. Le protesi acustiche devono inoltre rispettare dei requisiti, ovvero riportare la marcatura CE attestante la conformità alle direttive europee 93/42/CEE, 90/385/CEE e 98/79/CE.
I dispositivi medici, compresi gli apparecchi acustici, permessi in detrazione sono elencati nell’allegato alla circolare n. 20/E del 2011.
Le agevolazioni fiscali valgono anche per le spese sostenute per la manutenzione e la riparazione di un apparecchio acustico; non valgono invece per le spese sanitarie specialistiche.
Gli invalidi civili per ipoacusia possono ottenere un rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale della spesa sostenuta per l’acquisto di alcuni tipi di apparecchi acustici. Se il rimborso è totale non possono anche usufruire delle detrazioni fiscali.