Con acufene si identifica un caratteristico ed anomalo rumore in un solo orecchio o in entrambi. Spesso è dovuto a un tappo di cerume, ma può anche essere sintomo di un’otite, della sindrome di Menière o di altre condizioni che nei casi più gravi possono condurre a sordità. Vi sono infine i cosiddetti acufeni da stress, laddove si evidenzi una correlazione con eventi stressogeni nonché con ansia e depressione.
Gli acufeni non costituiscono di per sé una patologia: sono piuttosto un sintomo, di una malattia o di una condizione invalidante a livello psicologico. Risultano difficili da trattare in quanto strettamente legati a chi li percepisce. Il ronzio o il fischio tipici degli acufeni infatti non esistono in quanto suoni, ma come segnali elettrici endogeni. Nel caso degli acufeni da stress non c’è nessun disturbo all’apparato uditivo: i responsabili dei rumori nell’orecchio sono ansia e stress.
Ansia, stress e depressione sono tra le principali cause degli acufeni da stress.
Da tempo sono in atto studi che si propongono di individuare in maniera più specifica il fattore scatenante. Il principale imputato sarebbe l’acido glutammico, un amminoacido prodotto dal nostro corpo deputato alla trasmissione degli stimoli sensoriali sotto forma di impulsi elettrici.
Quando l’organismo non è sottoposto a stress o alterazioni, questi impulsi vengono normalmente processati dal cervello. Nel caso di intense sollecitazioni stressanti, la produzione di acido glutammico aumenta fortemente rendendo di fatto impossibile al cervello elaborare gli stimoli. Questa condizione può condurre ad un malfunzionamento del nervo acustico e all’insorgenza degli acufeni da ansia e stress.
Se l’ansia e lo stress sono spesso le cause degli acufeni, sono poi questi a loro volta a generare ulteriore ansia e stress.
Si rende per questo necessario intervenire sulle condizioni che hanno portato all’insorgere degli acufeni. Sarà opportuno dunque individuare la fonte di ansia per imparare a gestirla. Riducendo i fattori stressogeni, anche l’acido glutammico si normalizzerà e i fischi nell’orecchio tenderanno a scomparire nel tempo.
Prima però di intraprendere un percorso psicologico finalizzato ad una gestione funzionale dell’ansia, si consiglia opportuna visita specialistica e un controllo dell’udito al fine di scongiurare patologie a carico dell’apparato uditivo.